SOCIETÀ CINOFILA LOCARNO E DINTORNI

La nostra filosofia

Chi era Senofonte? Era un filosofo, scrittore, comandate dell’esercito e possidente dell’antica Grecia Nato ad Atene nel 430 a.c. e morto nel 355 a.c. Quale comandante dell’esercito partecipò con un contingente ad una spedizione in Persia, e fu lì che imparò molto sull’allevamento e l’educazione dei cavalli.

Quale scrittore scrisse molto, ma a noi interessa principalmente le opere tecnico-didascaliche dedicate all’equitazione, la più antica e completa opera sull’argomento. Scrisse pure Il cinegetico sulla caccia con i cani, e il suo valore educativo.

Egli riassumeva i principali principi di educazione in “dieci comandamenti”.

Quando si pensa che questi concetti sono stati scritti 2300 anni fa, fa un certo effetto vedere che sono simili alla filosofia moderna nel campo nell’educazione canina.

Senofonte li ha pensati in origine per i cavalli, ma si possono senz’altro adeguare all’istruzione dei nostri cani.

Ecco i 10 principi:

 

1          II tuo cane ti sia amico fidato ma non tuo schiavo.

2          Dai alla sua educazione, tanta attenzione quanta ne dai ai tuoi figli, guarda che il corpo e l’anima del tuo cane siano accuratamente educati. Il cane deve dimostrare fidatezza e capacità. La formazione del suo carattere sia particolarmente importante per te. Impronta il tuo cane nei primi mesi di vita, così lui ti rispetterà, ti ubbidirà, avrà la massima fiducia in te, e ti amerà. Il cane deve essere filantropico (sentimento di amore nei confronti degli esseri umani).

3          Riesci a far lavorare il tuo cane volontariamente e con gioia.

4          Sii attento e abbi riguardo per i suoi bisogni.

5          Cerca di ottenere che esso comprenda la tua “lingua”. Ricompensa e pena sono gli unici mezzi per l’educazione, ma la ricompensa è la più importante. Ricompensa ogni capacità particolare, e ogni progresso. Fai delle pause ma finisci il lavoro incominciato.

6          Non annoiare il tuo cane, varia il lavoro con sempre nuovi stimoli. Non lavorare solo sul campo d’esercizio ma anche durante la passeggiata o nel gioco.

7          Allena anche il tuo corpo e il tuo carattere. Da' comandi e segnali corretti che siano adatti alla mentalità del tuo cane, cosi da essere sempre in grado di controllarlo in ogni situazione. Controlla le tue emozioni e in ogni situazione resta calmo. Non arrabbiarti.

8          Sii in chiaro che lezioni non siano né addestramento né giochi di destrezza. Non usare mezzi coercitivi. Cerca di ottenere che le lezioni siano coerenti ai tuoi movimenti naturali, all’impulso di giocare e alla gioia di imparare del cane.

9          Il cane ti mostra la sua gioia mentre sta lavorando ed esprime il suo entusiasmo nel suo portamento e nei suoi movimenti.

10        Non provare a correggere e guidare il tuo cane sotto l’influsso energico del guinzaglio o d’altri mezzi coercitivi. Guidalo deciso ma rilassato, con ricompense coerenti alle sue capacità e al suo comportamento.

 

Questo testo è stato tratto dal libro XENÒFON “Equitazione” tradotto liberamente dal tedesco e adattato all’educazione dei cani. Ringraziamo il socio Werner Wickli per il suo lavoro e per averci messo a disposizione l’articolo.   16.12.08 MaRe